Cosa fa l'ostetrica
L’Ostetrica/o è definita un PROFESSIONISTA SANITARIO, locuzione pertinente che decreta la sua reale posizione all’interno della società, quale esercente una professione liberale o intellettuale. Lo status di professione sanitaria coincide con l’entrata in vigore della Legge n 42 del 1999 “Disposizioni in materia di professioni sanitarie”, momento nel quale si perde anche la denominazione di ostetrica come “professione sanitaria ausiliaria”.
In questa legge si definiscono i tre diritti fondamentali di una professione intellettuale:
• l’autonomia decisionale
• l’indipendenza culturale e operativa
• la responsabilità professionale.
Ciò significa che di fronte alla domanda di salute inerente le manifestazioni naturali del ciclo della vita, l’ostetrica/o agisce in completa autonomia assumendosi le responsabilità
dell’intervento assistenziale, mentre di fronte a situazioni potenzialmente patologiche è tenuta a chiedere l’intervento del medico ed in sua assenza essere in grado di prestare le
misure sanitarie indispensabili alla salvaguardia della vita della persona.
Oggi, i criteri per individuare e definire il campo proprio di attività e di responsabilità dell’ostetrica/o sono:
• il Codice Deontologico
• il Decreto Ministeriale del relativo Profilo Professionale (DM 740/1994)
• l’Ordinamento didattico del rispettivo corso universitario e la formazione post-base.
L’ostetrica/o, infatti, è obbligata all’osservanza del proprio Codice Deontologico, il quale non detta soltanto le norme inerenti i doveri professionali nei confronti dell’assistito, dei colleghi
e delle istituzioni, ma definisce e rafforza le competenze dell’ostetrica/o nell’ambito della tutela della salute sessuale-riproduttiva della persona, rispetto agli eventi naturali e fisiologici
del ciclo della vita in una visione olistica: nascita, infanzia, adolescenza, gravidanza, parto, puerperio, periodo della fertilità, menopausa e climaterio.
Il Decreto Ministeriale 740 del 1994, invece, definisce la figura dell’ostetrica/o: essa è l’operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante e dell’iscrizione all’albo professionale, assiste e consiglia la donna nel periodo della gravidanza, durante il parto e nel puerperio, conduce e porta a termine parti eutocici con propria responsabilità e presta assistenza al neonato.
L’ostetrica, inoltre, per quanto di sua competenza, partecipa:
– ad interventi di educazione sanitaria e sessuale sia nell’ambito della famiglia che della comunità;
– alla preparazione psicoprofilattica al parto;
– alla preparazione e all’assistenza ad interventi ginecologici;
– alla prevenzione e all’accertamento dei tumori della sfera genitale femminile;
– ai programmi di assistenza materna e neonatale.
L’ostetrica/o, nel rispetto dell’etica professionale, gestisce, come membro dell’equipe sanitaria, l’intervento assistenziale di propria competenza.
L’ostetrica/o contribuisce alla formazione del personale di supporto e concorre direttamente all’aggiornamento relativo al proprio profilo professionale e alla ricerca.
L’ostetrica/o è in grado di individuare situazioni potenzialmente patologiche che richiedono intervento medico e di praticare, ove occorra, le relative misure di particolare emergenza.
L’ostetrica/o svolge la sua attività in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale.
L’abilitazione a svolgere tale professione sanitaria si ottiene solo attraverso il superamento dell’Esame di Stato al termine del percorso universitario. In Italia, per conseguire il titolo
abilitante alla professione di ostetrica/o (Dottore in Ostetricia) è prevista la frequenza di un corso di studi universitario di durata triennale, il Corso di Laurea in Ostetricia. Una volta
conseguita la laurea “abilitante”, l’ostetrica/o ha l’obbligo di iscriversi all’Ordine della Professione di Ostetrica di competenza (dove risiede o dove esercita); la mancata iscrizione vieta in maniera assoluta l’esercizio della professione.
Ostetricia di comunità
Le cure primarie costituiscono un punto di particolare interesse da quando si intende fornire alla sanità una direzione nuova e più efficace.
Per cure primarie si intende fare riferimento all’attenzione alla promozione della salute, alla prevenzione delle malattie e alla responsabilizzazione del singolo rispetto alla propria salute.
Tutti questi temi trovano migliore realizzazione nel contesto della comunità.
Ed è proprio nell’ambito dell’assistenza di comunità che si trova la così detta assistenza territoriale e domiciliare.
L’ostetrica/o è tra le principali figure professionali che si propongono di erogare un servizio di assistenza territoriale e /o domiciliare.
Esiste, infatti, la figura della così detta OSTETRICA DI COMUNITA’.
La maggior parte delle persone, ancora oggi, circoscrive la figura dell’ostetrica/o al solo momento del parto, e il più delle volte pensa ad una figura femminile. Non è proprio così.
Innanzitutto, oggi, c’è anche il genere maschile tra le fila di questa professione: l’ostetrico.
In secondo luogo, non certo in termini di importanza, è bene, arrivati a questo punto, specificare in maniera schematica le mansioni dell’ostetrica/o, che quasi sicuramente lasceranno i Signori lettori senza parole.
L’ostetrica/o (di comunità) in particolare:
– si occupa di prevenzione e promozione della salute (per esempio attraverso
l’esecuzione di test di screening come il pap test)
– interviene nell’educazione alla sessualità e all’affettività, nell’ambito della famiglia e della comunità (per esempio attraverso la realizzazione di corsi di educazione sessuale nelle scuole)
– assiste la donna e la coppia in gravidanza, anche attraverso la realizzazione di corsi di accompagnamento alla nascita e con counselling prenatale
– accompagna la coppia durante il travaglio ed il parto
– favorisce l’attaccamento precoce mamma-papà-bambino, promuove l’allattamento al seno e supporta il ruolo genitoriale
– garantisce cure appropriate al neonato, favorendo i processi di adattamento alla vita extra-uterina
– sostiene la donna dopo il parto e nel puerperio
– supporta la donna durante la menopausa ed il climaterio
Prendersi cura della salute della donna per l’ostetrica/o significa operare cambiamenti che si adattano alle fasi della vita della donna stessa.
Quando è una ragazzina ha bisogno di essere informata sulle mestruazioni, sulla sessualità e sulla responsabilità personale.
Quando è adolescente necessita di essere informata in merito a gravidanza consapevole e attività sessuale sicura.
Durante questa fase sarebbe anche importante fare comprendere l’importanza di alcune pratiche di salute, come l’auto-palpazione del seno e l’esecuzione regolare del pap test.
Di fronte ad una donna matura risulta necessario rinforzare queste tematiche e preparala ai cambiamenti fisici che caratterizzano la gravidanza, il dopo parto e l’invecchiamento.
L’obiettivo è sempre quello di dare alla donna tutte le informazioni di cui necessita per poter fare delle scelte consapevoli e aiutarla così ad essere sempre più protagonista rispetto all’assistenza che le viene offerta.
Il concetto di salute della donna fa riferimento ad una visione olistica della donna e dei suoi bisogni di salute, nel contesto di vita quotidiana. E’ basato sulla consapevolezza che la condizione fisica, mentale e spirituale sono tra loro interdipendenti e giocano un ruolo importante in termini di salute o malattia.
Le ostetriche orientate all’assistenza in setting di comunità sono particolarmente pronte nel riconoscere l’autonomia di ogni individuo e nel prendere in carico la donna secondo una
visione olistica. Questo approccio è fondamentale non solo per affrontare problematiche di natura fisica ma anche e soprattutto temi legati alla salute psico-fisica della donna stessa, come la violenza, IVG, aborti spontanei ecc.